Donna licenziata via whatsapp

Donna licenziata via whatsapp: il giudice dà ragione al datore di lavoro

I licenziamenti con i nuovi mezzi di comunicazione.

FONTE: da un articolo de La Repubblica 14 Maggio 2018

La sezione del lavoro della Corte d’Appello di Roma con una sentenza del 6 maggio ha ritenuto valido un licenziamento comunicato via whatsapp.

La vicenda evidenzia, ancora una volta, come i social media stiano rivoluzionando sia i rapporti umani che quelli professionali.

La vicenda:

Nel 2015 una donna che lavorava in un piccolo esercizio commerciale di Rieti viene licenziata dal suo datore di lavoro tramite un messaggio tramite whatsapp.

La signora, ovviamente, fa ricorso al giudice del lavoro per essere riassunta, ma questo le dà torto sia in primo grado che in appello.

Secondo la Corte Capitolina, infatti, il messaggio tramite la nota chat viene equiparato ad una “comunicazione scritta”prevista dalla legge.

I giudici, inoltre, hanno ritnuto che il telefonino della signora potesse essere considerato una sorta di domicilio ( rispettando anche la norma che presuppone una “dichiarazione recettizia” ).

 

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