Necessità di forme contrattuali certe nel food delivery
L’Ascom Padova dalla parte dei rider: i ragazzi che consegnano il cibo a domicilio hanno diritto ha un corrispettivo equo e tutele in caso di malattia e infortunio.
FONTE: articolo ed immagine padovaviaggi.it
Chi sono i “rider”: in bici, tra smog e buche
I “rider” sono i ragazzi che quotidianamente sfrecciano nel traffico metropolitano per consegnare il cibo a domicilio ordinato dai clienti sulle grandi piattaforme on line.
La mansioni che svolgono i rider, soprattutto in considerazione del fatto che viaggiano in bici, con dei carichi importanti e a contatto costante con lo smog, meritano di essere approfondite e valorizzate.
Questi lavoratori, attualmente, non godono di una forma contrattuale “certa” che li tuteli durante lo svolgimento del loro lavoro: cadute dalla bici, malattie, maternità, ferie ecc …
Necessità di forme contrattuali certe nel food delivery: SI A forme contrattuali “flessibili” purche’ certe.
Il Presidente Patrizio Bertin prende posizione riguardo al caso-Foodora, schierandosi a favore dei Riders: “i ragazzi che consegnano il cibo a domicilio devono poter contare su uno stipendio equo e su tutele minime garantite.”
Le grandi piattaforme digitali della “new economy”, invece, sembrano insensibili alla questione, rispondendo con il “ricatto” di abbandonare l’italia nel caso di un incremento delle tasse e del costo del lavoro.
La soluzione: formule contrattuali “flessibili” ma certe a tutela di Lavoratori ed Imprese.
La soluzione migliore, secondo l’Ascom di Padova, per garantire un minimo i diritti dei lavoratori e gli interessi delle Imprese, è applicare forme contrattuali flessibili ma “definite”.
In questo modo sarebbe possibile tutelare maggiormente sia diritti dei Rider, che i picchi di stagionalità legati a certe tipologie di business ( vedi i settori del commercio e del turismo ).
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